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Casamicciola Terme si adagia sulla costa settentrionale dell’isola, esposta verso nord. È una cittadina popolosa e animata, con negozi d’ogni genere, case e ville circondate da giardini, alcune legate a ricordi storici, come villa Ibsen dove soggiornò e lavorò il grande drammaturgo, e villa Zavota, che ospitò Garibaldi quando venne a curare i postumi della sua ferita d’Aspromonte con le acque e i fanghi del “Gurgitello”. La città gode il favore di una clientela grata e affezionata, che ogni anno accorre alle sue fonti come ad una autentica riserva di salute per i mesi invernali. Casamicciola ha poi a disposizione la sua dolce spiaggia e la quiete delle sue alture. Numerosi sono i parchi termali. Da Casamicciola si possono effettuare escursioni al Monte Epomeo ed al Monte Rotaro. Il comune di Casamicciola ha aggiunto nel 1956 all'originario nome la qualifica di Terme per la presenza sul suo territorio di numerose acque sorgive. Esse abbondano di più in località "Castiglione", "La Rita" ed a Piazza Bagni dove sono ubicati la maggior parte degli alberghi e stabilimenti termali. Alcune fra le più note sorgenti sono: Gurgitello, Tamburro, Oro, Argento, Ferro, Occhio, Colata. Casamicciola è al primo posto tra gli altri comuni dell'isola per le cure termali. Nel secolo scorso è stata frequentata da una clientela internazionale come Lamartine, Renan, Ibsen ed anche Garibaldi.
Il Porto di Casamicciola, sul versante nord dell'Isola d'Ischia è, con Piazza Marina, il centro del paese. Oltre all'ormeggio dei traghetti e degli aliscafi di linea (pubblici e privati, che collegano l'isola con la terraferma con i Porti di Pozzuoli, Napoli Beverello e Napoli Mergellina) è prediposto anche per l'ormeggio da diporto. La gestione degli ormeggi e del porto è affidata all'Azienda Municipale Marina Nizzola, anche se altre zone del porto sono gestite da aziende private.
Qui cresce spontaneo il Cyperus polystachyus, il papiro delle fumarole, caratteristico delle zone tropicali. E' il calore che si sprigiona dalle viscere della terra a garantire un habitat ideale a quel piccolo vegetale, come ad una particolarissima felce, la Pteris vittata, di cui non vi è traccia nel resto d'Europa. Due rarità botaniche che vivono solo a Casamicciola, vicino alle fumarole ancora attive negli antichi crateri vulcanici del Rotaro e di Fondo d'Oglio, che nei secoli la natura ha quasi completamente occultati con una fitta, lussureggiante vegetazione. La fertile terra vulcanica consente la crescita rigogliosa di una incredibile varietà di specie vegetali, che ricoprono le colline e i profondi valloni che si aprono tra di esse con un manto verde, compatto. Nei boschi, le querce, i lecci, i castagni convivono felicemente con ginestre, mirti, lentischi, allori, eriche, le specie tipiche della macchia mediterranea, che riempiono l'aria con i loro inconfondibili profumi. Così i dolci declivi offrono itinerari di straordinaria valenza paesaggistica, ideali percorsi aromaterapici naturali, che si aprono di tanto in tanto su panorami da sogno.